spheniscus magellanicus

spheniscus magellanicus pinguino di magellano Sphenisciformes Spheniscidae
                                                                 
Spheniscus:
Genere di pinguini accomunati da una banda scura sul petto.

Comprende quattro specie viventi:
Spheniscus demersus - Pinguino del Capo
Spheniscus humboldti - Pinguino di Humboldt
Spheniscus magellanicus - Pinguino di Magellano
Spheniscus mendiculus - Pinguino delle Galapagos
e una specie fossile: Spheniscus predemersus å

Spheniscus magellanicus: Pinguino di Magellano, classificato da J.R. Forster nel 1781 sullo stretto di Magellano venne da questi definito anche con il nome di Aptenodytes magellanicus.

Animale monotipico, è talvolta considerato cospecifico dello Spheniscus humboldti e dello Spheniscus demersus. Le tre specie ugualmente vanno talvolta a comporre una superspecie.

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Superphylum: Deuterostomia
Phylum: Chordata
Classe: Aves (Uccelli)
Ordine: Sphenisciformes
Famiglia: Spheniscidae
Sottofamiglia: Spheniscinae
Genere: Spheniscus
Specie: Spheniscus magellanicus J.R. Forster, 1781

Lo Spheniscus magellanicus è diffuso sulle coste marine meridionali dell'America del sud (ovvero dal Cile e dall'Argentina centrali fino al Capo Horn) e delle isole Falkland.

Alto 70 cm, corporatura robusta (pesa 2,7-4,8 Kg.), il piumaggio compatto ed impermeabile di colore nero sulla testa e sul dorso e bianco attraversato da due strisce nere sul ventre, ali ridotte a rigidi moncherini e con le zampe palmate spostate ben indietro

Il ciclo riproduttivo inizia verso la fine di agosto. I maschi riproduttori arrivano per primi sulla terraferma e preparano i nidi, sempre nello stesso luogo che li ha visti nascere e sempre gli stessi, scavati sotto la terra o tra le radici dei cespugli. Tra la prima e seconda settimana di settembre arrivano le femmine, e, dopo un breve corteggiamento, avvengono gli accoppiamenti, che portano, tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, alla deposizione delle uova, non più di due per nido. Maschio e femmina, molto uniti in questa fase del ciclo, si alternano nella cova e nella ricerca del cibo, costituito essenzialmente da pesce, senza mai lasciare incustodito il nido, in quanto predatori di mare (gabbiani, procellarie e stercorari) e di terra (gatti selvatici e volpi) sono sempre in agguato. Il periodo di incubazione dura circa 40 giorni, e verso la fine di ottobre iniziano a schiudersi le uova e a comparire i pulcini, i pichones, lunghi non più di 13 cm, pesanti 60 grammi e ricoperti di un sottile piumaggio grigio, in tutto e per tutto dipendenti dai genitori, che per tre mesi ne cureranno l'alimentazione, rigurgitando nel becco dei nati il cibo predigerito. A dicembre i piccoli già escono dal nido e affollano la colonia, e ben presto alla peluria si sostituisce il caratteristico piumaggio bianco e nero che permetterà loro di affrontare i rigori delle acque oceaniche.

Terminata la muta annuale del piumaggio, tra la fine di marzo e l'inizio di aprile tutta la colonia abbandona la terraferma per ritornare all'oceano, dirigendosi probabilmente verso nord, come confermano gli avvistamenti lungo le coste del Brasile e dell'Uruguay di esemplari marcati nel Chubut.